Le crisi, i cambiamenti climatici e l'intelligenza artificiale stanno segnando l'industria di tutto il mondo, compresa quella della birra. Mentre GEA celebra 150 anni nel settore della birrificazione, analizziamo come queste sfide stiano stimolando la tecnologia. Il nostro viaggio attraverso il mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo (VUCA) mostra da dove veniamo e perché non perdiamo l'entusiasmo.
Già negli anni '70, Huppmann aveva realizzato sistemi di automazione e regolazione di raffreddamento e riscaldamento dei birrifici per un uso efficiente dell'energia. Nell'immagine la sala cottura automatizzata del birrificio San Miguel Mandaue, nelle Filippine, all'inizio degli anni '90. Fonte: GEA
Queste tecnologie vi suonano familiari? Probabilmente, perché oggi come allora definiscono la birrificazione e la fermentazione - ovviamente ottimizzate da GEA per alte prestazioni. I miglioramenti in materia di raffreddamento, conservazione, confezionamento e automazione hanno determinato un notevole aumento delle quantità, della qualità e dell'efficienza della produzione di birra e continuano ad avere un ruolo fondamentale nei KPI della pianificazione della produzione. La storia della birrificazione negli ultimi 150 anni riflette una serie di influenze culturali, tecniche ed economiche che hanno plasmato la percezione dell'industria a livello mondiale. Se volessimo trovare un aggettivo che si addice alla produzione della birra, sicuramente questo sarebbe intramontabile.
Da un lato, ci sono le tendenze del tempo: come birre artigianali nuove e rivisitate, dalle triple bionde belghe alle IPA torbide, le birre d'uva italiane e birre acide come le gose, che giocano con gli aromi e con ingredienti contemplati e non contemplati dalla tradizionale legge tedesca sulla purezza. Questi esperimenti richiedono molto alle macchine, ad esempio l'introduzione del cold o del dry hopping e questo è divertente sia per i tecnologi che per i birrai!
Oppure le birre analcoliche, che ora anche i birrifici più attenti alla tradizione ammettono nel luogo più sacro: l'Oktoberfest di Monaco! (Spoiler: non sveleremo altro, ma saranno davvero molto gustose.) Senza alcun additivo o aroma.
Le altre leve dell'innovazione - sostenibilità e digitalizzazione - non sono mode ma opportunità. Quelli che noi vediamo come fattori di crisi per l'industria della birra - alti costi energetici, prezzi delle materie prime, carenza di CO2 e colli di bottiglia nella fornitura - a volte ci fanno vacillare. Ma i produttori di birra possono scegliere. Quando i cicli di innovazione dei prodotti si accorciano per stare al passo con le tendenze, entrano in gioco i veri catalizzatori.
I birrifici non solo possono essere a basso consumo energetico o addirittura a zero emissioni di CO₂, ma possono anche considerare altri aspetti come il fabbisogno idrico, i materiali residui e i materiali di imballaggio. Rifiuti o flussi secondari potrebbero trasformarsi in nuove idee commerciali. Come possono i birrifici aprirsi ad altre fonti di calore esterne? E un birrificio, in quanto fornitore di calore in eccesso, non potrebbe forse essere il centro perfetto di una rete di fornitura di calore comunale? Il calore può essere recuperato e i birrifici possono anche catturare la CO₂ della fermentazione per garantire la carbonatazione. Utilizzare la CO₂ invece di emetterla nell'ambiente fa di necessità virtù.
E la digitalizzazione - non come uno spettro, ma come un potente strumento per operare in modo più rapido e intelligente, evitare i picchi energetici e ottimizzare l'efficienza della sala cottura e del blocco freddo a lungo termine. Il monitoraggio della produzione in tempo reale con l'ausilio dell'intelligenza artificiale sta diventando sempre più efficace nell'addestrare i processi di fermentazione e birrificazione in base alle varietà e alle stagioni. Inoltre, calcola il consumo di energia e di acqua, nonché i dati relativi a materiali e produzione. Chi vorrebbe fare a meno di queste capacità dell'intelligenza artificiale?GEA ha integrato elementi di intelligenza artificiale predittiva nella sua soluzione di monitoraggio in tempo reale per i birrifici, per migliorare la sostenibilità dei processi di produzione. Immagine: GEA
Il produttore di birra medio potrebbe vedere delle difficoltà all'orizzonte, ma noi vediamo delle soluzioni. GEA sta ancora una volta segnando il passo del mercato, con tecnologie ad alte prestazioni e concetti di economia circolare sulla strada della trasformazione digitale. Il futuro della birrificazione è sotto i nostri occhi e ci chiede di essere definito con un secondo aggettivo: adattabile.
"La sera si diventa saggi per il giorno che è passato, ma mai abbastanza per quello che deve venire", scriveva Friedrich Rückert nel XIX secolo, quando Huppmann fu creata. Oggi queste parole sono quanto mai di grande ispirazione. Oggi non possiamo prevedere il domani. Ma siamo abbastanza intelligenti da modellarlo.