Una semplice equazione: prima della fermentazione, i liquami vengono trattati ad alta pressione e alte temperature per scomporne le strutture ed estrarre l'acqua dall'interno delle cellule. Questo processo di digestione rende i polimeri naturali delle cellule un substrato facilmente digeribile e la superficie ampliata consente una migliore decomposizione ad opera dei batteri fermentativi. Risultato: i liquami contengono meno acqua e la fermentazione avviene in modo più efficiente modificando il rapporto tra componenti organiche e inorganiche nettamente a favore di queste ultime. Grazie alla successiva separazione della frazione liquida mediante i decanter, si aumenta considerevolmente il contenuto di sostanza secca realizzando l'obiettivo di uno smaltimento più economico.
L'idrolisi termica può essere inserita in processi intermittenti o continui in linea. In entrambi i casi, è essenziale che i liquami da trattare presentino una dimensione definita della sostanza secca. A questo punto entra nuovamente in azione il decanter: in questo caso non per la disidratazione, bensì per l'addensamento.
Un vantaggio: il sistema di gestione dei liquami GEA si presta in modo ideale ad entrambi i processi. waterMaster di GEA è in grado di addensare con estrema precisione i liquami in una sostanza secca definita, partendo ad esempio da una percentuale di sostanza secca del 2%, per ottenere la percentuale ideale richiesta per il processo di idrolisi e per un equilibrio ottimale tra fermentabilità e richiesta energetica: 16 - 18% di sostanza secca nel processo intermittente e 12% per i sistemi in linea continui.
Il decanter è l'alternativa più economica ad altre tecnologie di separazione dei liquidi, come le presse con filtri a nastro o le presse a vite. Queste tecnologie sono meno flessibili e precise e, in quanto sistemi aperti, producono sporco, odori e formazione di aerosol. La tendenza è verso una graduale sostituzione di queste tecnologie di pressatura con i decanter.
I decanter a 2 fasiwaterMaster offrono diversi livelli di capacità per impianti di trattamento delle acque reflue di qualsiasi dimensione. Questa nuova generazione aumenta l'efficienza dei processi di separazione meccanica a un livello senza precedenti. Grazie alla riprogettazione è stato possibile ottenere una riduzione dei consumi energetici superiore al 50%, un criterio essenziale per valutare i costi d'esercizio e l'efficienza dei sistemi. Allo stesso tempo, sono stati ridotti i costi d'investimento e aumentate la disponibilità e la flessibilità in termini di livelli di capacità.
Una caratteristica essenziale della nuova generazione di decanter è il cosiddetto "summationdrive". Grazie a una cinematica intelligente, è stato possibile combinare la potenza dell'azionamento primario, per il tamburo, e dell'azionamento secondario, per la coclea, e quindi distribuirla con precisione alle due sezioni. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall'ampio campo di velocità differenziale che può essere coperto con l'uso di azionamenti planetari. Il sistema modulare permette all'utilizzatore di decidere se privilegiare alte prestazioni di chiarificazione, o coppie molto elevate con una produzione generalmente più difficile del prodotto disidratato. Questo decanter è progettato per garantire la massima efficienza operativa ed offre tempi di ammortamento particolarmente brevi.
waterMaster viene utilizzato per la prima volta nel processo di idrolisi in due impianti per il trattamento delle acque reflue in Inghilterra, con un totale di otto macchine waterMaster CF 6000, e in Olanda con due macchine waterMaster CF 4000.
I decanter vengono utilizzati nel processo di idrolisi da circa un decennio, ad esempio negli Stati Uniti e in Inghilterra, Danimarca e Lituania.
Il sistema di gestione dei liquami rappresenta una soluzione interessante anche per i piccoli impianti di trattamento delle acque reflue che utilizzano l'idrolisi termica. In base all'afflusso dei liquami, può essere sufficiente un solo decanter da utilizzare secondo uno schema di funzionamento alternato: per l'addensamento prima della idrolisi e per la separazione dei liquidi a valle della torre di digestione. Le operazioni possono svolgersi a giorni alterni, ad esempio l'addensamento lunedì e la separazione dei liquidi martedì, o alternarsi nel corso della giornata, ad esempio addensamento il mattino e separazione dei liquidi il pomeriggio. Questo uso combinato riduce i costi.
Qual è in ultima analisi il vantaggio della idrolisi termica? Qual è il risultato finale? Senza idrolisi, i liquami decomposti possono essere separati ottenendo ad esempio dal 20% al 25% di sostanza secca. L'idrolisi termica permette di modificare il rapporto tra componenti organiche e inorganiche nella torre di digestione a favore del materiale inorganico, per ottenere percentuali di sostanza secca dal 28% a oltre il 35% e ridurre considerevolmente i costi di smaltimento.
Il costoso smaltimento dei liquami