Le valvole di deviazione asettiche sono utilizzate per funzioni di deviazione negli impianti di lavorazione asettica e UltraClean.
Le tre linee di valvole si differenziano per il concetto di tenuta ermetica. La linea di valvole Aseptomag® si basa sulla tecnologia a soffietto in acciaio inox, mentre la linea di valvole D-tec® utilizza la tecnologia dello stelo con diaframma per sigillare ermeticamente l’area di processo sterile rispetto all’atmosfera. Entrambe le linee di valvole sono utilizzate principalmente per il settore lattiero caseario, l’industria alimentare e delle bevande. La linea di valvole VESTA® si basa sulla tecnologia a soffietto in PTFE e risulta particolarmente vantaggiosa in applicazioni nell’industria farmaceutica, delle biotecnologie e dei cosmetici. Tutte le tre linee di valvole sono realizzata con una struttura modulare e pertanto consentono di adattare la configurazione delle valvole ai requisiti di processo.
Visualizzazione di 3 su 3
I blocchi valvole della linea VESTA® si contraddistinguono per l’esecuzione con soffietti in PTFE e due attuatori indipendenti.
Le valvole di deviazione della linea Aseptomag® si contraddistinguono per la loro esecuzione con soffietto in acciaio inox.
Le valvole di deviazione della linea D-tec® si contraddistinguono per il diaframma dello stelo a tenuta ermetica.
Quando il produttore alimentare sudcoreano Pulmuone, attento alle tematiche ambientali, ha proposto a GEA di sviluppare una versione moderna dei tradizionali noodle freddi (naengmyeon), gli esperti di R&S di GEA si sono dimostrati pronti a cogliere la sfida. Hanno contribuito a sviluppare quello che oggi è un successo commerciale, prodotto con meno acqua ed elettricità rispetto ai metodi precedenti. Il risultato è anche fedele alle origini tradizionali del piatto e ai principi salutistici, di benessere e di sostenibilità di Pulmuone.
L'innovativo processo di GEA segna una svolta fondamentale nel pretrattamento dei biocombustibili, come l'olio vegetale idrotrattato e il carburante sostenibile per l'aviazione. L'eliminazione del processo di sbiancamento offre ai produttori un notevole potenziale di risparmio: oltre il 50% in meno di costi operativi e fino al 12% in meno di emissioni di CO2.